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La cultura del cambiamento tra catering e lo sguardo di Cracco…
La cultura del cambiamento si misura con nuove tendenze soprattutto quando si tratta di mangiare. Anche alla luce di quanto viene raccontato dai media, dalle riviste e dai programmi specializzati, la garanzia di un pranzo/cena di qualità a 360 gradi è diventato a tutti gli effetti un vero e proprio bisogno oltre ad essere un piacere.
Le riflessioni tipiche che affollano la testa in questa parte dell’anno fanno rima con “Natale” e “Capodanno”. Appuntamenti fatidici, occasioni imperdibili, veri e propri banchi di prova per chi si cimenta in cucina neanche fossero le fasi finali di Masterchef Italia. Il grado di tensione può essere pari rispetto a quello che si proverebbe davanti ad uno sguardo imperscrutabile dello chef Cracco o ad una smorfia di Bruno Barbieri. Il motivo è semplice: l’aspettativa è sempre più alta, rientra anch’essa in quell’incessante tentativo di raggiungere l’up-grade.
Tra le altre cose, se si parla di cambiamento, non si può non considerare lo strascico lasciato in eredità dall’ultimo anno e mezzo di pandemia. Durante le festività del 2020 l’idea base della ristorazione è stata quasi totalmente abbandonata. Solo chi ha sempre avuto uno sguardo lungimirante non si è fermato a piangere, ma ha cercato di mettere in moto la macchina in maniera diversa.
A prescindere dagli eventi imprevedibili, quando si ha la necessità di organizzare un evento importante non è sempre facile trovare idee nuove e adatte alle esigenze di bellezza, eleganza e gusto seguendo le linee del “fai da te”. Allo stesso tempo, l’idea di entrare in un luogo pubblico al chiuso, ancora oggi, desta qualche preoccupazione nonostante le nuove misure garantiscano assoluta sicurezza. Infine, si devono fare inevitabilmente i conti con le esigenze di riposo di mamme, nonne e zie che solitamente cucinano per veri e propri eserciti affamati.
Ecco perché il catering può essere la strada migliore e sorprendere, quando e dove necessario, con soluzioni pensate su misura.
C’è chi come lo staff della La Locanda ti li Spilusi ha intercettato con largo anticipo le nuove abitudini che, oltre alla bontà del cibo, ai prodotti freschi, genuini preparati in modo da creare il giusto connubio tra il gusto della tradizione, creatività e innovazione e “presentazione”, puntano sulla possibilità di essere serviti a casa propria senza alcun fastidio.
Avvalersi di professionisti del settore vuol dire poter festeggiare senza stress e senza fare troppa fatica. Del resto, concedersi una pausa dai fornelli almeno una volta all’anno è più che giusto.
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Il bello di noleggiare uno chef a domicilio o un catering sta anche nel poter soddisfare i propri ospiti con pietanze gustose e perfette per accontentare tutti i gusti, a Capodanno come per il pranzo di Natale. Infatti, quando si invitano a casa tante persone in un’occasione così speciale, il rischio è quello di dover cucinare per giorni per riuscire a far felici tutti. Inoltre, non è escluso che vi siano persone allergiche a determinati ingredienti, strettamente legate a diete alimentari ben precise (vegetariani, vegani) o poco inclini a provare pietanze etniche e fuori dal comune. Delegando il compito agli “esperti dei fornelli”, questo problema viene completamente risolto in quanto è possibile concordare in anticipo il menù per la serata così da valutare con attenzione le ricette natalizie da proporre ed eventuali alternative. In questo modo, fare bella figura è davvero facile e permette di organizzare una festa elegante e di abbandonare ogni tipo di preoccupazione.
Non si può sottovalutare un altro problema: dopo la festa, c’è sempre una casa da riordinare e da pulire. Anche in questo caso, il catering è la soluzione migliore perché si occupa di tutto e una volta terminato il lavoro la dimora torna pulita e in ordine senza dover passare il primo giorno dell’anno a lavare e asciugare l’intero servizio di piatti.
Tuttavia, un servizio di questo tipo richiede una prenotazione con largo anticipo in quanto le richieste sono davvero tante e si rischia di rimanere a bocca asciutta e di dover provvedere personalmente al pranzo/cena.
Probabilmente, lo stesso consiglio sarebbe suggerito anche da un chef esigente come Cracco.
E allora che cosa stai aspettando a scoprire l’offerta?